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 Nasce il 24 Maggio 1941 come Robert Zimmerman a Duluth nel Minnesota, la sua prima fuga da casa a 10 anni e, quando lo ritrovarono a Chicago, aveva la sua prima chitarra; a 15 anni impara a suonare il piano e l'armonica e scrive la sua prima canzone.

Nel 1958 si trasferisce a Minneapolis, si iscrive all' Università del Minnesota che presto abbandona per suonare in gruppi beat dove comincia a farsi chiamare Dylan e a suonare la chitarra al posto del piano. La sua forza fu l'ambizione e si trasferì a New York incoraggiato da un certo Woody Guthrie e dopo una favorevole critica sul New York Times ebbe un contratto con la Columbia.

Ma il fenomeno Dylan esplose nel 1963 al Festival Folk di Newport con "Blowin' in the wind" e la canzone fece il giro del mondo, cominciava una nuova era, ricca di cambiamenti nella società, non esistevano solo le canzoni d'amore ma anche una semplice "ballata" poteva scuotere gli animi degli americani impegnati nei loro grandi business ed attirare la loro attenzione e Dylan si fece portavoce del cambiamento in atto criticando quelli che erano stati sino ad allora solo convenzioni e banalità senza alcun valore di una America ancora intrisa di razzismo e anticomunismo.

Infine la svolta al folk-rock, il brutto incidente di moto sulla strada per Woodstock  nel 1966 che forse determinò il cambiamento e la rottura col passato, un passato avventuroso, quanto geniale, di poeta musicista rivoluzionario.

Nel 1967 la ripresa con Robbie Roberston e nel 68 esce l'album "John Wesley Harding" e ancora nel 69 "Nashville skyline" è un altro Dylan, più dolce e maturo ma sempre un punto fermo nell'evoluzione della musica anni 60-70 ,  resta un poeta e un simbolo di quell'America del cambiamento.